13 ottobre 2010
Il gruppo di lavoro
Luigi Bertiè
Liubomyr Gladiuk
Emanuele Palestra
Marialdo De Assis Da Cruz
Gajasinhage Silva Priyanga Srimal
Siamo 5 persone e veniamo da 4 contesti diversi
Italia
Il mondo dei giovani oggi è contrassegnato spesso da instabilità, incertezza, provvisorietà, mancanza di progettualità. Sono molti i fattori sociali e culturali che mettono a dura prova i giovani: la difficoltà di trovare lavoro e la precarietà del posto di lavoro; la crisi di tanti valori che un tempo erano pacificamente condivisi; il relativismo e il soggettivismo che aumentano la loro insicurezza; una distanza crescente dalla parrocchia (Dopo la crescima e nell’arco del tempo buon numero abbandona la vita parocchiale).
In questa situazione è cresciuto nei giovani il bisogno di avere dei punti di riferimento stabili; essi lo cercano prima di tutto nella famiglia. Poi sentono forte il bisogno di amicizia: gli amici sono un punto fermo nella loro vita. Inoltre, sono desiderosi di fare scelte forti, anche se il più delle volte sono scostanti.
Brasile
Esistono forti contrasti, grande differenze economiche. I giovani hanno una vita organizzata tra studio e lavoro. Si nota una crescita economica, che non procede di pari passo con una crescita valoriale.
Buona parte delle persone sono cristiane. Però, possiamo constatare un fenomeno molto forte che è “l’avanzata degli evangelici”, cioè la rapida crescita delle chiese evangeliche. Ci sono 5 chiese più grandi e sono divisi fra di loro.
Sri Lanka
Moltissimi giovani emigrano in cerca di lavoro per migliorare il proprio livello economico.
Esisto problemi dovuti alle differenze culturali.
Ucraina
L’ovest del paese è molto cattolico e invece nell’est c’è una presenza relativa.
Ci siamo chiesti che cosa fare?
- Formare gli operatori pastorali, i quali devono essere persone con una intensa esperienza credente.
- Passare da una iniziazione infantile a un ripensamento della pastorale che privilegi giovani e adulti.
- Passare da una pastorale centrata sui sacramenti a una centrata sulla crescita della fede.
- Le comunità cristiane devovo fare proposte alternative: un Gesù Cristo che provoca, la novità del Vangelo.
- Favorire gli incontri personalizzati, che sappiano creare rapporti personali significativi basati su ascolto, dialogo, affetto.
- Valorizzare e mettere la persona al centro dell’esperienza.
- Agevolare la diffusione dei luoghi d’incontro: creare ambienti e itinerari accessibili a tutti.
- Mantenere i contatti con i luoghi frequentati dai giovani
- Passare da una catechesi centrata sulla dottrina a una catechesi globale ed esperienziale.
- Far fare esperienze forti e commisurate alla maturità di fede.
- Dare rilevanza al linguaggio simbolico e alle esperieze sensoriali
- Passare da una visione individualistica a una prospettiva ecclesiale, dove tutta la comunità è coinvolta.
- Realizzare una pastorale che sia ancorata al territorio.
- Costruire relazioni con ambienti educativi.
- Agevolare accoglienza dei tanti ritardatari.
- Passare dalla necessità alla progettualità.
- Partire dal “primo annuncio” e non dalle nozioni.
Segretario: Luigi Bertiè
Foto di Joanna Martín Gutiérrez
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