I Giovani e la Religiosità nel Contesto Socio-culturale Europeo
Albert Kitungwa Kabuge, Anna de Pascalis Oronza,
Adeodatus Muhigi Miganda
Helio da Costa Ferreira, Leonard Sticlaru
Sinval Marques Pereira (absent)
La nostra condivisione era centrata su due domande scelte tra molte altre. Ecco le due domande:Adeodatus Muhigi Miganda
Helio da Costa Ferreira, Leonard Sticlaru
Sinval Marques Pereira (absent)
1. Ai giovani: Che cosa aspettano i giovani della religione? Che cosa è per loro più importante?
Una delle cose più importanti per i giovani è la vita presente: la felicità terrena, la libertà, essere insieme, sentirsi a casa, amare sentirsi amati.
2. Agli adulti: Dopo aver analizzato il “mondo” dei giovani a livello socio-culturale, quale è l’atteggiamento per camminare con loro? L’armonizzazione tra loro e noi(adulti, animatori, parenti … ) è possibile?
Per fare un cammino fruttuoso con i giovani, gli adulti sono chiamati a “ridurre la distanza” tra loro e i giovani; a cercare il modo di “scendere” a loro livello “per farsi uno” con loro senza perdere la loro identità.
L’esperienza del Congo che abbiamo condivisa può aiutarci a capire un po’ i giovani. Infatti, uno dei animatori pastorali ha voluto creare un gruppo di pastorale vocazionale. Dopo aver invitato i giovani non ha avuto un gran numero.
Vedendo questo, ha cambiato la strategia. Ha invitato i giovani non per prepararsi a essere sacerdote o religioso(a) ma per stare insieme e condividere la vita giovanile facendo qualche volta il volontariato. E un bel gruppo si è costituito, pian piano sono divenuti numerosi.
Dopo un cammino di vita giovanile ordinario ma profonda, le vocazioni religiose ci sono manifestate.
Dunque se gli adulti lascano i giovani camminare liberamente ma essendo acanto a loro, hanno la possibilità di andare avanti.
∞ Adeodatus Muhigi Miganda
No comments:
Post a Comment