10 December 2008

Non è un qualche cosa di privato

Spiritualità come Cammino di Fede Integrata: Approccio Genetico-Psicologico

Gruppo di lingua italiana
Pietro Migliasso
Paolo Misciagna
Maria Teresa Gonzales
Martin Nguyen Dai Loc

Nel loro cammino di ricerca di senso verso un’identità cristiana (che coinvolge tutte le dimensioni della persona in crescita: fisica, mentale, sociale, psicologica, relazionale e non solo spirituale), i giovani di oggi incontrano un grande ostacolo nelle proposte diverse che possono portarli alla frammentazione, oppure a vestire i panni del contesto dove si trovano cambiando il loro approccio alla realtà secondo la necessità o la convenienza.

Altro pericolo è quello legato al fatto che i giovani siano istintivamente portati ad accogliere e dare importanza unicamente agli aspetti umani di Gesù legati al suo impegno politico e sociale, dimenticando la sua identità divina.

La conseguenza è la mancanza, nei giovani, di valori forti che facciano da riferimento; la mancanza di un vero progetto cristiano di riferimento che li aiuti nella formazione della loro identità e nel cammino di integrazione nella Chiesa.

Diventa allora importante aiutare i giovani a concretizzare un progetto che li porti a superare una religione funzionale o deformata. Occorre aiutarli a percorrere cammini di fede che partano dalle loro sensibilità evolutive, anche sul piano mentale ed affettivo, e tengano conto in particolare della dimensione sociale della Fede e dell’apertura all’altro. Questa attenzione alle dinamiche relazionali li aiuterà a vivere la fede nella Chiesa e come espressione di un gruppo di credenti che si impegna per il bene di tutti.

L’apertura a Dio dovrà essere accompagnata, nel suo evolversi, da educatori che condividono la loro stessa Fede e li possono così condurre ad una vera Fede radicata nel mistero di Gesù Cristo. È importante che i giovani acquisiscano la capacità di testimoniare la loro Fede, che non può essere vissuta come un qualche cosa di privato.

Occorre anche aiutarli a superare i loro limiti e le loro insicurezze, che non devono essere viste come un ostacolo alla Fede, né alla testimonianza.

∞ Martino Nguyen Dai Loc

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